Giorno della partenza finalmente: mi sveglio prima della sveglia e penso subito che anche il Caponord di Marcello Anglana iniziò così, quindi mi preparo e mi rendo conto che….non trovo i guanti estivi…incredibile, come faccio ad essere così disorganizzato?
Dopo mezz’ora buona di ricerche, decido di mettermi l’anima in pace ed acquistarli per strada…
Parto quindi alle 08:00, rifornimento prima di prendere l’autostrada e via verso nord, con la sbarra della corsia Telepass che non si è aperta (e non si aprirà mai per il resto del viaggio).

Prima sosta 09:00 all’outlet di Valmontone per prendere i guanti: sono davanti all’ingresso ed il cancello non si apre…dopo 5 minuti di attesa, scopro che aprirà alle 10:00: non posso attendere, comprerò i guanti più avanti
L’autostrada scorre anche grazie alla musica dell’interfono ed alla prima sosta benzina mi fermo per controllare i negozi di moto aperti di domenica nelle vicinanze; inizialmente punto gli outlet, poi scrivo “abbigliamento moto” e noto che c’è un negozio Wheelup aperto a 5 minuti dall’uscita di Arezzo: fantastico, imposto la deviazione sul navigatore e ci vado!
Riesco a trovare i guanti e noto che la signorina alla cassa mi guarda strano: sono vestito di tutto punto, moto stra-carica, però vengo li a comprare i guanti…mi chiede da dove venissi e dove fossi diretto, rispondo “vengo da Cassino (FR), sono diretto a Caponord, ma stamattina non ho trovato i guanti estivi, quindi mi sono fermato qui ad acquistarli“, mi guarda sgranando gli occhi quasi incredula ed esclama un timido “ah”, un po’ la capisco: chi è il coglione che parte per un viaggio del genere e non trova i guanti? O magari non sapeva dove fosse Caponord e per non fare figuracce ha preferito non dire niente.
Mi fermo verso le 13:00 a Firenze per mangiare: normalmente avrei preso un panino in autostrada, ma sono talmente paranoico che possa venirmi una diarrea fulminante che decido di attingere alle scorte alimentari: il menù del giorno comprende un entrèè di fagiolini cannellini seguiti da un delizioso pescato di tonno in scatola, accompagnato da un pane ai cereali rigorosamente fresco di confezione e, siccome siamo in un ristorante serio, non possiamo privarci del dessert: 2 biscotti ai cereali, talmente secchi da richiedere abbondante acqua per mandarli giù.
Riparto, ma verso le 14:30 sento che stavo per svenire dal caldo…sono quasi a Bologna, mi fermo per fare rifornimento ed approfitto per reintegrare i liquidi persi, riposare all’ombra e sciacquarmi la faccia.
Dopo questa lunga sosta riparto un po’ intimorito dal caldo. Poco prima di arrivare al Brennero, mi accorgo che il caricatore dello smartphone che uso come navigatore non funziona più: mi fermo al volo in un autogrill sperando di non comprarlo…smanetto un po’ col cavo e lo faccio funzionare di nuovo. Circa 10 minuti dopo, vedendolo non funzionare, capisco che è il caricatore e non il cavo…Abbastanza nervoso per la perdita di tempo, mi fermo nuovamente al prossimo autogrill per acquistare un nuovo caricatore USB
Stranamente costa meno di Amazon ed ha anche la ricarica rapida…ne approfitto anche per bere una RedBull e ripartire.
Sarò costretto a fermarmi altre 2 volte: una per fare rifornimento e l’altra per acquistare la vignetta austriaca, visto che l’autogrill di prima ne era sprovvisto.
Approfitto per fare due foto al volo, già si nota il tipico paesaggio dei confini austriaci


Vedo la barriera del Brennero, la riconosco dai numerosi video visti e, dimenticandomi che la sbarra del Telepass non si era mai aperta né a Cassino, né a Valmontone e né ad Arezzo, penso “chissà se a me si aprirà“…ecco, a 2 metri dalla sbarra, mi sono ricordato che non si era mai aperta, mi preparo a spostarmi sulla destra per cercare di passare, ma cavoli questa sbarra è veramente lunga che mi costringe a fermarmi…la urto leggermente con il manubrio quando sento il ragazzo del casello urlarmi contro di tornare indietro.
Ok stesso copione del video di Marcello Anglana, ma senza Polizia stavolta…il ragazzo mi dice che se la sbarra non si alza, devo fermarmi ed io ribatto che il contratto Telepass dice che per ragioni di sicurezza non devo fermarmi, quindi io faccio quello che dicono loro non lui. Mi spiega che la barriera del Brennero ha difficoltà a rilevare il telepass moto, quindi capita mooolto spesso…io ribatto che faccio solamente quello che il contratto dice di fare e che non posso saperle determinate cose…
Registra il mio pedaggio e mi apre la sbarra che non si apre: praticamente quando l’ho toccata, l’ho spostata leggermente dalla sede e non si riesce ad alzare…devo aspettare qualche minuto l’arrivo di un suo collega che rimette la sbarra in sede e finalmente posso partire.
Avevo la GoPro accesa ovviamente, appena possibile posterò il video.
In Austria inizia a fare freddo ed una leggera pioggia mi accompagnerà fino ad Innsbruck, prima tappa della giornata…appena mi fermo cerco un campeggio, ne trovo uno veramente carino (Camping Kranebitterhof) e smetto di cercare…sbaglierò strada 2 volte prima di giungervi.
Appena entrato, vedo un sacco di camper e roulotte ed un motociclista danese molto in la con gli anni (rispetto a me) che stava campeggiando…mi sale un’emozione mai provata prima: libertà, malinconia ed una voglia matta di fare strada e di esplorare nuovi posti.
Scelgo il posto che tutti snobbano: quello vicino ai servizi igienici, per me molto comodo che continuerò a preferire anche negli altri campeggi, semplicemente perchè faccio meno strada ed ho le mie cose sott’occhio.
Monto la tenda, inizio a cucinarmi il risotto ai funghi col fornello a gas, chiamo casa…vengo avvicinato da un signore e poi da una coppia che ammira la moto, commentano i gadget installati, scambiamo 2 chiacchiere: mi chiedono dove fossi diretto, poi solite domande di rito che mi faranno per il resto del viaggio “ma sei da solo? Quando sei partito? Quanti km hai fatto?“
Le loro facce saranno sempre le stesse ad ogni risposta, tranne che più a nord sei, più il loro stupore aumenta.
Approfitto della vicinanza ai servizi ed alla “hall” per caricare i dispositivi e scaricare i video della GoPro, lavo le stoviglie e mi faccio una bella doccia bollente per togliere i km di oggi prima di infilarmi nella tenda per dormire…
Ah dimenticavo di dirvi una cosa: quando ho parlato di viaggio disorganizzato, intendevo anche nel pernottamento: era la prima volta in assoluto che dormivo in tenda, non ho fatto nemmeno un test pre-partenza ed il sacco a pelo l’ho scartato li per la prima volta…Infatti dalla foto potete capire il livello (vi assicuro che migliorerà nei prossimi viaggi)



