10 anni. 10 anni sono passati da quando l’ho sognato: sembra fatto di proposito, ma in realtà non è così, lascia che ti spieghi…
Correva l’anno 2012, mi balenò l’idea di comprare una moto e spendere poco…iniziai a cercare su google “moto economiche affidabili” o qualcosa del genere e, dopo poco, capii che dovevo puntare alle endurone anni 90.
La cerchia si restrinse subito a 2 moto: Yamaha XTZ 750 Supertenèrè e Honda Africa Twin 750
All’epoca (forse nemmeno adesso) non ne capivo un cazzo di moto, quindi iniziai a cercare su youtube dei video che potessero chiarire i miei dubbi da 21enne dell’epoca e finii in un video di un ragazzo che andò a Caponord con la Supertenèrè 750 (Francesco Ristori, sognandOriente)
Rimasi sbalordito, non sapevo nemmeno cosa fosse Caponord, all’epoca i viaggi li immaginavo solamente con aerei, crociere o auto.. Seguii quindi questo ragazzo nell’impresa e decisi già quale sarebbe stata la mia prima vera moto.


La mia Yamaha XTZX 750 Superténéré qualche giorno/settimana dopo averla acquistata
Nel giro di qualche mese la acquistai, ma mi resi ben presto conto che non era così semplice come la facevo…acquistare una moto era un conto, ma mantenerla erano un altro paio di maniche: l’assicurazione era alta, la moto aveva bisogno di lavori, la macchina mi lasciò a piedi, le finanze scarseggiavano, lo stipendio dell’epoca non era poi così alto e mi stavo preparando per andare a convivere.
Mi iscrissi a diversi forum ed iniziai a leggere i topic, partecipare alle discussioni, chiedere consigli proprio perchè di manutenzione non ne capivo proprio niente: non sapevo nemmeno che la catena andasse lubrificata!
Fast Forward di diversi anni, dove ho messo da parte questo sogno per lavorare alla mia carriera, nel 2016 nacque mia figlia, quindi la moto rimase un passatempo che coccolavo di tanto in tanto, arrivai persino a cambiare la catena di distribuzione da solo in attesa del giorno X!
Rifeci una rinfrescata alla carrozzeria, revisionai i carburatori, la smontai pezzo pezzo per impararla a memoria ed alla fine la rimisi completamente a nuovo.









Nel 2018, dopo 8 anni di onorato servizio, trovo la forza di lasciare il mio lavoro da dipendente ed intraprendere la carriera del libero professionista (ricordo che presi la decisione un sabato e mi licenziai il martedì o mercoledì). Quell’anno fu il più intenso ed allo stesso tempo più brutto della mia vita, dove non vedevo davvero la luce alla fine del tunnel.
Non lo dico per vantarmi o creare curiosità (non discuterò questioni di questo tipo sul blog), semplicemente per chiudere un po’ il cerchio narrativo di questi 10 anni e per farvi capire l’importanza di questo viaggio per me.
2019, si riaccende la passione per il viaggio: i problemi ormai sono sotto controllo, professionalmente sono indipendente e vedo il viaggio materializzarsi di fronte a me, come rispolverare un vecchio libro abbandonato sulla scrivania….Mi resi conto che la Superténéré non era tanto comoda per viaggiare (per me ovviamente). Sono alto 185cm, peso 100kg, la ruota 21 anteriore non era adatta al turismo veloce (come lo definisco io) e le sospensioni anteriori (nonostante le numerose migliorie fatte) erano inadeguate per mantenere una velocità di crociera in autostrada.
Inoltre il carburatore mi ha sempre fatto uscire pazzo ed i 70cv li reputavo un po’ pochini nei sorpassi, volevo qualcosa in più…
Ero davanti ad un bivio: investire parecchi soldi per la moto che mi aveva fatto battere il cuore e che ormai conoscevo a memoria (cambiando completamente il reparto sospensioni ed il reparto frenante), con il risultato incerto, oppure cambiare moto ed adattarsi al progresso.
Nel 2021 un piccolo incidente cittadino, mi convinse a tenere da parte la Supertenèrè ed acquistare lei: Kawasaki Versys 1000 2012

Dopo tutti questi anni di “esperienza” ho capito cosa voglio in una moto:
– iniezione elettronica
– ruota da 17″ o 19″
– almeno 100cv
– deve essere “massiccia”
– deve costare poco
– e soprattutto: non deve apparire…io sono molto paranoico, le volte che ho dormito in hotel durante questo viaggio sono state quasi infernali.
Sicuramente tra qualche anno cambierò idea nuovamente, però devo dire che stavolta ci ho preso in pieno: la moto non mi ha mai deluso.
DAY 0 – PRE PARTENZA
Nel 2021, ottenuta la moto nuova, sarei voluto partire proprio in onore dei miei 30 anni che avrei compiuto a giugno; purtroppo però il viaggio è saltato causa covid (la Norvegia aprì al turismo troppo tardi e non riuscii ad organizzarmi).
Non potevo rimandare anche il 2022, anche perchè la mia compagna (stiamo insieme dal 2011), mi ha obbligato a partire dicendomi che non ce la faceva più a sentirmi parlare di Caponord, pertanto se non fossi partito, me lo avrebbe impedito negli anni a venire
Diciamo che non ero proprio consapevole di partire…la moto e l’attrezzatura (compreso il campeggio) sono quasi pronte già dal 2020/2021, ma io me la stavo facendo sotto detta in tutta onestà, anche se non lo davo a vedere…
Ho capito che sarei partito quando ho ordinato gli pneumatici nuovi mercoledì per montarli giovedì (7 luglio) ed ho quindi fissato la partenza a sabato 9 luglio
Ah ovviamente non ho trovato nessun meccanico disposto a farmi il tagliando venerdì, quindi l’ho fatto da me, tanto erano solo cambio olio e filtro, spurgo liquido freni ed un bel lavaggio ed ingrassaggio della catena.
Venerdì decido di comprare le ultime cose, vado anche in posta per fare la Postepay evolution (attualmente l’unica carta con commissione vantaggiosa per pagamenti in valuta estera [1,10%], dopo il blacklist di N26): cavolo, la posta della mia città è chiusa il pomeriggio fino al 13 luglio…mi consigliano di andare ad un paese che dista 30 minuti sola andata (+30 per il ritorno).
Sconsolato vado e penso di aver fatto l’attivazione più lunga della mia vita, perchè le poste avevano ancora il mio vecchio numero di cellulare!!
Ritorno che si era fatto tardissimo e, mentre torno, sento un rumore di sfregamento provenire dal basso…inizialmente penso sia la ruota anteriore: mi fermo, metto la moto sul cavalletto centrale, la ruoto e la scuoto: niente, gioco nella norma e nessun rumore…riparto e cerco di sentire meglio….o cazzo, vuoi vedere che è la catena?
Torno nella mia città e vado da un meccanico che conosco…gli imploro di vedere il problema perchè devo partire domani…dopo qualche test, sentenzia anche lui la stessa cosa: catena, nel dettaglio: catena stirata.
Gli chiedo se ci posso fare un viaggio:
lui mi fa “bhe si, un weekend fuori dovrebbe reggere…dove devi andare? In abruzzo?“
timidamente rispondo “devo fare 11.000km, devo arrivare a Caponord“
Grida “CAPONORD??????” facendo girare buona parte dei presenti ed aggiunge “con questa catena non ci arrivi…io pensavo che dovevi fare un viaggetto per il weekend qua in zona, non 11.000 km“
Inizio a sudare freddo, mi tremano le gambe, il viaggio stavolta non deve e non può saltare…non per questa cazzata
Lo imploro di fare qualcosa, mi dice che non ha il ricambio ovviamente ed ha l’officina piena…mi dice di rivolgermi a qualcun altro…
Lo chiamo per nome ed aggiungo “io solo te conosco, devi fare qualcosa, gli altri mi manderebbero a quel paese…sono disperato“
La moglie (che si era avvicinata dopo il suo grido di stupore), vede la mia determinazione e fragilità di fronte ad un sogno per il quale ho lavorato duramente sgretolarsi e lo sprona a fare qualcosa…
mi dice di aspettare un attimo ed inizia a sfogliare il catalogo
Una shadow (o moto simile) doveva cambiare il trittico ed aveva il ricambio a terra: nota che monta la stessa catena della mia moto: non esita un attimo, rimanderà i lavori alla Shadow (ordinando la nuova catena) per mettere la catena sulla mia moto: sono al settimo cielo.
Finiamo alle 19:00, pago e gli lascio una piccola mancia extra, vado veloce al supermercato per fare gli acquisti del cibo liofilizzato, butto tutto nel carrello, scappo in cassa e pago.
Arrivo a casa esausto, ceno e scappo a fare i bagagli e caricare la moto…non avevo ancora metabolizzato la partenza, non ero sicuro di partire, era stato fatto tutto troppo in fretta, ma ero troppo determinato……….
……..talmente determinato che alle 02:00 sono ancora a caricare la moto: il sacco a pelo che avevo acquistato su amazon era davvero troppo ingombrante (per farvi capire, occupava tutto il bauletto givi da 52 litri) e mi creava solo problemi: dovevo destinare una sacca impermeabile solo per lui.
La mia compagna mi sprona ad andare a dormire, rimandare la partenza di 1 giorno ed andare il sabato al Decathlon per acquistare il sacco a pelo idoneo (cosa che ogni persona normale avrebbe fatto).
Alla fine dopo un’altra ora di tentativi, rinuncio e capisco che la soluzione migliore è questa.
Non mi dilungo troppo, alla fine sabato pomeriggio riesco a caricare tutto (acquistando anche un borsone da 40-60 litri) e sono pronto per partire il giorno dopo.


Ah cazzo, dimenticavo: non ho il percorso GPX fatto perchè mi sono dimenticato, ho solamente quello con le strade più importanti che feci mesi addietro…sono le 23:30
Lo faccio al volo con Maps e salvo il percorso globale, impostando su Osmand le tappe giornaliere fin dove mi sento di arrivare.
E’ ormai l’01:00 quando vado a letto, la mia compagna inizia a tempestarmi di domande a cui non avevo pensato: inizia a farmi salire l’ansia ancor prima di partire, fantastico!


